Accertamento analitico-induttivo sulla cessione di una licenza taxi: non sono sufficienti le indagini di mercato e le notizie di stampa.

La Corte di Cassazione, nell’ordinanza 8770 del 5 aprile 2017 della quinta sezione, Presidente Chindemi, Relatore Botta, riprende precedenti massime nelle quali si erano respinte le tesi dell’Agenzia delle Entrate che pretendeva di fondare l’accertamento della plusvalenza da cessione di una licenza taxi (ovvero dell’azienda che la comprende) ai fini…

Rottamazione dei ruoli a giudizio tributario pendente: si può essere condannati alle spese?

La risposta è sì secondo la Corte di Cassazione, almeno per quello che si legge nell’ordinanza 8377 depositata lo scorso 31 marzo 2017. Una contribuente aveva impugnato un avviso di accertamento su redditi di impresa risultando tuttavia soccombente in entrambi i gradi di merito. Giunta in Cassazione preferisce aderire alla…

Nel trasferimento mortis causa dei debiti tributari rileva solo l’eventuale accettazione dell’eredità e non la denuncia di successione.

L’assunzione della qualità di erede non può certamente desumersi dalla mera chiamata all’eredità, né dalla denuncia di successione che si configura come un atto di natura meramente fiscale che non ha rilievo ai fini dell’assunzione della qualità di erede. Questa consegue solo all’accettazione dell’eredità, espressa o tacita, la cui ricorrenza…

Sanzione all’intermediario per tardivo invio telematico delle dichiarazioni. La violazione è di carattere formale e si applica il cumulo giuridico.

L’Agenzia delle Entrate percorre tre gradi di giudizio per sostenere la legittimità di un provvedimento di irrogazione sanzioni a carico di una professionista che ha inviato 87 dichiarazioni fiscali in lieve ritardo e che viene per questo “punita” con 44 mila euro di multa. E fortunatamente perde. Ma, come spesso…

Estinzione del giudizio (e compensazione delle spese) con la semplice domanda di adesione alla “rottamazione”.

E’ sufficiente aver presentato la domanda per la rottamazione delle cartelle di pagamento per far dichiarare estinto il giudizio da cui i carichi fiscali derivano. E a far compensare le relative spese. Non occorre invece che si documenti anche il pagamento delle somme dovute sulla base della sanatoria. Si tratta…

Per l’accertamento da studi di settore occorre sempre una situazione di grave incongruenza.

Lo scostamento del 4% tra ricavi dichiarati e quelli accertati non può configurare la grave incongruenza richiesta dall’art. 62 sexies d.l. n. 331 del 1993, convertito, per poter procedere ad accertamento induttivo. Lo afferma la Corte di Cassazione nella sentenza 5407 della quinta sezione (Pres. Bielli, Rel. Luciotti) depositata il…

Ok ai poteri istruttori del giudice tributario, ma … nei limiti dell’accertato!

Il processo tributario è annoverabile tra quelli di “impugnazione-merito” e tende all’accertamento sostanziale del rapporto controverso, sicché “solo quando l’atto di accertamento sia affetto da vizi formali a tal punto gravi da impedire l’identificazione dei presupposti impositivi e precludere l’esame del merito del rapporto tributario il giudizio deve concludersi con…

Elementi certi e precisi alla base della deducibilità dei costi. La lettura della Cassazione.

“Le spese e  gli  oneri  specificamente afferenti i ricavi e gli altri proventi … sono ammessi  in  deduzione se e nella misura in cui risultano da elementi certi e precisi”. Questo il disposto del comma 4 dell’articolo 109 del TUIR.  Che contiene le “Norme generali sui componenti del  reddito  d’impresa”.…

Contraddittorio preventivo necessario per l’iscrizione dell’ipoteca esattoriale anche in mancanza di una norma specifica.

Non può che destare notevole interesse negli addetti ai lavori la sentenza n. 4587 della quinta sezione della Corte di Cassazione del 22 febbraio 2017 (Pres. Chindemi, Rel. Botta). Siamo ancora a parlare dell’obbligo del contraddittorio endoprocedimentale laddove non esista una disposizione specifica che lo prevede. Ovvero, oggi tale disposizione,…

Contraddittorio endoprocedimentale anche per gli accertamenti “a tavolino”.

Prosegue il filone delle sentenze di merito che, in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale, danno una lettura costituzionalmente orientata del principio del contraddittorio, anche in senso difforme rispetto a quanto asserito dalle Sezioni Unite nel dicembre 2015 (n. 24823). Abbiamo messo in evidenza al riguardo la Sentenza della XXVII…

I documenti introdotti nel processo tributario devono essere tassativamente elencati negli atti di parte.

In base all’articolo 24 DLgs. 546/92 “i documenti devono essere elencati negli atti di parte cui sono allegati ovvero, se prodotti separatamente, in apposita nota sottoscritta da depositare in originale ed in numero di copie in carta semplice pari a quello delle altre parti”. La mancata elencazione può compromettere dunque la…

Antieconomicità: accertamento ammesso per le dirette ma non necessariamente per l’IVA.

Interessante sentenza della quinta sezione della Corte di Cassazione depositata il 3 febbraio 2017 (n. 2875 Pres. Tirelli, Rel. Luciotti) in tema di accertamenti presuntivi fondati sull’antieconomicità. Particolarmente rilevante il passaggio nel quale la Corte afferma che i principi affermati in materia di imposte sui redditi, secondo cui rientra nei…

La presenza di lavoratori “in nero” non legittima da sola l’accertamento induttivo

Non è vero il principio per cui il rilevamento presso un’azienda della presenza di lavoratori in nero faccia scattare necessariamente i presupposti per un accertamento induttivo. Lo precisa la Corte di Cassazione nella sentenza 2466 del 31 gennaio 2017 della quinta sezione (presidente Tirelli, relatore Fuochi Tinarelli). L’induttivo a cui…