Con Ordinanza n. 6876 del 11 marzo 2021 la Sezione Tributaria della Corte di Cassazione (Pres. Bisogni, Rel. Fichera) torna ad esprimersi circa il termine di prescrizione previsto per il rimborso dei crediti di imposta esposti in dichiarazione dei redditi.
Nei fatti una contribuente persona fisica impugnò il silenzio diniego sull’istanza di rimborso dei crediti tributari indicati nella dichiarazione dei redditi per l’anno d’imposta 2003. Il ricorso venne respinto in primo grado; successivamente la Commissione Tributaria Regionale del Lazio respinse integralmente l’appello della contribuente affermando che si era verificata la decadenza essendo decorsi quarantotto mesi senza che l’istante avesse avanzato domanda di rimborso. Avverso la detta sentenza proponeva ricorso per cassazione la contribuente.
La Corte, accolto il ricorso, ha ribadito come l’esposizione di un credito d’imposta nella dichiarazione dei redditi fa sì che non occorra da parte del contribuente, al fine di ottenerne il rimborso, alcun altro adempimento dovendo solo attendere che l’Amministrazione finanziaria eserciti, sui dati esposti in dichiarazione, il potere-dovere di controllo secondo la procedura di liquidazione delle imposte (ovvero, ricorrendone i presupposti, attraverso lo strumento della rettifica della dichiarazione).
I Giudici di Legittimità, riprendendo quanto più volte affermato dalla Corte, hanno ricordato il consolidato principio di diritto secondo cui il credito esposto in dichiarazione dal contribuente è soggetto all’ordinaria prescrizione decennale, non essendo del resto applicabile il termine biennale di decadenza previsto dall’art. 21, comma 2, del d.lgs. n. 546/1992, in quanto l’istanza di rimborso non integra il fatto costitutivo del diritto, ma solo il presupposto di esigibilità del credito per dare inizio al procedimento di esecuzione del rimborso stesso (Cass. n. 27828/2018; Cass. n. 19115/2016; Cass. n. 20255/2015; Cass. n. 20678/2014; Cass. n. 15229/2012).
La Corte, decidendo nel merito e atteso che la contribuente avesse inserito nel c.d. “quadro RX” della dichiarazione dei redditi per l’anno 2003 una serie di crediti risultanti dalle precedenti dichiarazioni (per IRPEF, IVA ed IRAP), ha dunque ribadito come è dal momento in cui vennero esposti i crediti che iniziò a decorrere il termine decennale di prescrizione.