Vizio di notifica del primo atto impositivo: scelta libera del contribuente tra l’impugnazione dell’atto presupposto o dell’atto conseguente.

Costituisce principio consolidato quello secondo il quale l'omissione della notifica di un atto presupposto costituisce un vizio procedurale che comporta la nullità dell'atto consequenziale notificato. Poiché tale nullità può essere fatta valere dal contribuente mediante la scelta, consentita dall'art. 19, comma 3, del d.lgs. n. 546 del 1992, di impugnare…

Pregiudizialità esterna nel giudizio tributario: la Cassazione sulla vigenza delle modifiche del 2015 all’articolo 39 del D.Lgs. 546/92.

L’ordinanza 10 aprile 2018 n. 10035 (Pres. Iacobellis, Rel. Delli Priscoli) della VI Sezione della Corte di Cassazione decide sul ricorso dell’Agenzia delle Entrate basato su vari motivi, tra i quali uno in particolare riguarda l’eccepita violazione e falsa applicazione dell'art. 295 cod. proc. civ. e 39 del d.lgs. n.…

Operazioni soggettivamente inesistenti: la Sezione Tributaria conferma che l’onere della prova della conoscibilità della frode da parte del cessionario grava sull’Amministrazione.

Negli ultimi due anni si è assistito ad un progressivo consolidamento, nella giurisprudenza della Corte di Cassazione, del filone che vede la possibilità del recupero IVA in capo al cessionario, in caso di operazioni soggettivamente inesistenti, subordinato alla prova da parte della parte pubblica non solo della frode a monte,…

Accertamento sintetico: il contribuente può provare di aver sostenuto spese con ricchezza accantonata in anni precedenti.

Qualora la disponibilità di maggior reddito sia individuata con metodo sintetico, sulla base delle spese sostenute o della disponibilità di particolari beni, la prova contraria consentita al contribuente si spinge sino a considerare anche la ricchezza accumulata negli anni precedenti (Cass., 13 giugno 2013, n. 21994), anche con disinvestimenti e…

Conferimento di immobili: dalla base imponibile del registro si deducono le passività ipotecarie solo se inerenti all’attività della conferitaria.

“La giurisprudenza di legittimità è concorde nel ritenere che, in caso di conferimento in una società di beni immobili, diritti immobiliari od aziende, la base imponibile ai fini dell'applicazione dell'imposta di registro va determinata deducendo dai beni e diritti conferiti solo ed unicamente le passività e gli oneri inerenti all'oggetto…

Studi di settore e “grave incongruenza”. Criteri interessanti dalla Cassazione.

Non mancano negli ultimi anni le pronunce in tema di grave scostamento tra i ricavi, i compensi e i corrispettivi dichiarati e quelli risultanti dagli studi di settore, richiesto dall’articolo 10 L. 146/1998 e richiamante l’articolo 62-sexies D.L. 331/1993. Ciò nel senso a) che la procedura costituisce uno strumento ulteriore rispetto all’accertamento di cui…

Fabbricati industriali o commerciali a destinazione speciale: la rendita va determinata con stima diretta ma non necessariamente con sopralluogo. Resta qualche dubbio interpretativo.

Parliamo di una pronuncia favorevole al contribuente con riguardo all’ordinanza 7 marzo 2019 n. 6633 della Sezione Tributaria della Corte di Cassazione (Pres. De Masi Rel. Balsamo), riportata da un organo di stampa oggi. Dunque non dovremmo, ragionevolmente, essere troppo critici. Eppure, nei riferimenti giurisprudenziali ai precedenti della Corte c’è…

Abitazioni di lusso e perdita dei benefici prima casa: la nuova normativa non è applicabile ai rapporti pendenti sorti prima della sua entrata in vigore, ma può determinare l’azzeramento delle sanzioni.

Dopo le modifiche introdotte dall'art. 10, comma 1, lett. a), del d.lgs. n. 23 del 2011 nell’ambito dei benefici “prima casa” i precedenti riferimenti al Decreto Ministeriale 2/8/69, basati sulla “superficie utile” hanno lasciato il posto alla classificazione catastale, considerata oggi in via quasi esclusiva per la determinazione del regime…

Presunzioni tributarie e giudizio penale: un rapporto ancora da chiarire nella giurisprudenza della Suprema Corte. E….. attenzione alle regole sui prelevamenti bancari!

Qualche settimana fa avevamo commentato la sentenza n. 7242 del 18 febbraio 2019 della terza sezione penale della Corte di Cassazione che aveva ribadito il principio per il quale le presunzioni legali previste dalle norme tributarie non possono costituire da sole una valida prova della commissione del reato ipotizzato nel…

Imposta sulla pubblicità: dalla Cassazione una lettura rigorosa riguardo ai termini di approvazione delle tariffe. Si apre la strada alle richieste di rimborso.

Torniamo indietro di due mesi circa, per segnalare una ordinanza della Sezione Tributaria che al momento del deposito non avevamo intercettato. Lo facciamo perché sulla stampa specializzata di oggi si prefigura la possibilità di attivare delle istanze di rimborso in materia di imposta sulla pubblicità proprio in virtù della pronuncia…

Corte UE: i corsi di formazione (ed i servizi accessori ad essi) scontano l’IVA nel paese in cui si svolgono materialmente.

L’articolo 53 della direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006, relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto, dev’essere interpretato nel senso che i termini «servizi relativi all’accesso a manifestazioni» contemplati da tale disposizione e che determinano l’applicazione dell’IVA nel paese di erogazione del servizio, sono riferibili a corsi…

Società di comodo: il diritto di difesa in giudizio non è precluso nè dal mancato adeguamento alla risposta dell’Agenzia all’interpello, nè alla mancata proposizione dell’interpello stesso.

La risposta all'interpello non impedisce al contribuente di esperire la piena tutela in sede giurisdizionale nei confronti dell'atto tipico che gli venga notificato, dimostrando in tale sede, senza preclusioni di sorta, la sussistenza delle condizioni per fruire della disapplicazione della norma antielusiva. Egualmente, in caso in cui l'interpello non sia…

Prova presuntiva fondata su elementi indiziari concorrenti: il giudice deve considerarli tutti ed elaborare una valutazione complessiva.

La Sezione Tributaria della Corte di Cassazione, nell’ordinanza 13 marzo 2019 n. 7109 (Pres. Locatelli, Rel. Napolitano) accoglie un ricorso dell’Agenzia delle Entrate in materia di prova presuntiva per concorso di elementi indiziari. Sappiamo però che in molti casi la difesa del contribuente può legittimamente fondarsi su analoghi mezzi di…

La motivazione apparente della sentenza tributaria e i limiti del sindacato di legittimità sulla motivazione dopo le modifiche normative del 2012.

L’ordinanza 8 marzo 2019 n. 6773 della VI Sezione della Corte di Cassazione (Pres. Greco, Rel. Esposito) fornisce l’occasione per un riesame del vizio di motivazione apparente della sentenza tributaria. La Corte ricorda che “La motivazione è solo apparente, e la sentenza è nulla perché affetta da error in procedendo,…

Giudicato esterno nel giudizio tributario: limiti rigorosi dalla Cassazione.

presidiata anche dal giudicato. Con esso la vicenda giudiziaria arriva ad un esito vincolante ed immutabile. Il giudicato garantisce quindi la stabilità, certezza, rapidità e coerenza agli accertamenti giudiziali. Ciò implica che il giudice deve valutare se i principi di lettura della specifica vicenda, non risultino già definitivamente affermati anche…