Sanzionato in proprio l’amministratore di società che compie violazioni tributarie nell’esclusivo interesse personale utilizzando la società stessa come schermo.

L’ordinanza 9 maggio 2019, n. 12334 della Sezione Tributaria della Corte di Cassazione (Pres. Campanile, Rel. Locatelli) fornisce una coerente lettura dei rapporti tra l’autore materiale di una violazione tributaria e l’ente nel cui interesse egli eventualmente abbia agito con riferimento alle sanzioni tributarie conseguenti. Con riferimento ad un caso…

Diniego di autotutela non impugnabile per i vizi dell’atto impositivo, senza che esistano “ragioni di rilevante interesse generale”. Ma l’equa tassazione non è forse di interesse generale?

Andiamo indietro di qualche settimana per segnalare una sentenza della Sezione Tributaria della Corte di Cassazione (n. 10879 del 18 aprile 2019, Pres. Virgilio, Rel. Catallozzi) con la quale la Corte torna sulla questione del diniego di autotutela riprendendo l’orientamento ormai consolidato e che, tuttavia, lascia ancora non pochi dubbi…

Non si possono far valere dinanzi al giudice delle esecuzioni i vizi dell’atto prodromico, anche se non correttamente notificato. Le eccezioni vanno poste dinanzi al giudice competente nei termini di rito, impugnando l’atto successivo.

Interessante ordinanza della Sesta Sezione della Corte di Cassazione (n. 11900 del 7 maggio 2019, Pres. Frasca Rel. D’Arrigo) in materia di impugnazione dell’atto successivo in caso di omessa notificazione di quello presupposto. Per la Sezione filtro il principio ripetutamente affermato dalla Corte (v., da ultimo, anche Sez. U, Ordinanza…

Credito IVA da dichiarazione omessa: si ribadisce che occorre far riferimento alla sostanza del credito stesso e non alla regolarità degli adempimenti.

La Sezione Tributaria della Corte di Cassazione torna sulla questione del credito da dichiarazione IVA omessa con la sentenza 11655 del 3 maggio 2019 (Pres. Chindemi, Rel. Zoso). E lo fa ribadendo la natura sostanziale del credito IVA, con la conseguenza che la sua ricostruzione (attraverso fatture e documenti contabili)…

Società agricole: sì alle agevolazioni ICI (ed IMU) sui terreni a conduzione diretta.

Le società sono considerate imprenditori agricoli a titolo principale qualora lo statuto preveda quale oggetto sociale l'esercizio esclusivo dell'attività agricola e, nel caso di società di persone, qualora almeno la metà dei soci sia in possesso della qualifica di imprenditore agricolo a titolo principale. Questo il principio affermato nella Sentenza…

Somme corrisposte dalla società ai soci accomandatari: non assimilabili a compensi da lavoro dipendente. Nullo l’accertamento fondato su tale assunto.

L’Ordinanza 18 aprile 2019, n. 10910 della Sezione Tributaria della Corte di Cassazione (Pres. Cirillo, Rel. d’Orazio) accoglie il ricorso di una società in accomandita semplice nel contesto di una vicenda  originata da un accertamento fondato su una ricostruzione del reddito, in verità  piuttosto fantasiosa, basata sull’assunto che le somme…

Ammortamento deducibile anche nell’anno in cui il bene non è stato utilizzato nel processo produttivo. L’inerenza va riferita all’attività economica e non al singolo rapporto costo/ricavo.

Sulla linea di un recente ma ormai consolidato orientamento della Corte in tema di inerenza va a collocarsi l’Ordinanza 18 aprile 2019, n. 10902  della Corte di Cassazione, Sezione Tributaria (Pres. Cirillo, Rel. Guida). Il Collegio svolge una approfondita analisi in tema di inerenza dei costi con riferimento alla tesi…

Contraddittorio endoprocedimentale preventivo e accertamenti analitico-induttivi: qualche lecito dubbio.

Ci è capitato oggi di leggere due pronunce della Suprema Corte degli ultimi giorni, ambedue in tema di accertamenti analitico-induttivi. Si tratta della Ordinanza 12 aprile 2019, n. 10382 della VI Sezione (Pres. Greco, Rel. Luciotti) che fa riferimento ad un accertamento basato su un non meglio specificato “metodo parametrico”…

Notifica presso la residenza del contribuente: va riferita alle risultanze anagrafiche e non a quanto asserito dal notificatore.

Non ha valore ciò che viene attestato dall’agente postale sulla consegna dell’atto ad un familiare convivente con il destinatario rispetto alla documentazione anagrafica che attesti il precedente cambio di residenza del contribuente. Infatti la relata di notifica è coperta da fede pubblica solo per quanto osservato dal notificatore e da…

Vizio di notifica del primo atto impositivo: scelta libera del contribuente tra l’impugnazione dell’atto presupposto o dell’atto conseguente.

Costituisce principio consolidato quello secondo il quale l'omissione della notifica di un atto presupposto costituisce un vizio procedurale che comporta la nullità dell'atto consequenziale notificato. Poiché tale nullità può essere fatta valere dal contribuente mediante la scelta, consentita dall'art. 19, comma 3, del d.lgs. n. 546 del 1992, di impugnare…

Pregiudizialità esterna nel giudizio tributario: la Cassazione sulla vigenza delle modifiche del 2015 all’articolo 39 del D.Lgs. 546/92.

L’ordinanza 10 aprile 2018 n. 10035 (Pres. Iacobellis, Rel. Delli Priscoli) della VI Sezione della Corte di Cassazione decide sul ricorso dell’Agenzia delle Entrate basato su vari motivi, tra i quali uno in particolare riguarda l’eccepita violazione e falsa applicazione dell'art. 295 cod. proc. civ. e 39 del d.lgs. n.…

Operazioni soggettivamente inesistenti: la Sezione Tributaria conferma che l’onere della prova della conoscibilità della frode da parte del cessionario grava sull’Amministrazione.

Negli ultimi due anni si è assistito ad un progressivo consolidamento, nella giurisprudenza della Corte di Cassazione, del filone che vede la possibilità del recupero IVA in capo al cessionario, in caso di operazioni soggettivamente inesistenti, subordinato alla prova da parte della parte pubblica non solo della frode a monte,…

Accertamento sintetico: il contribuente può provare di aver sostenuto spese con ricchezza accantonata in anni precedenti.

Qualora la disponibilità di maggior reddito sia individuata con metodo sintetico, sulla base delle spese sostenute o della disponibilità di particolari beni, la prova contraria consentita al contribuente si spinge sino a considerare anche la ricchezza accumulata negli anni precedenti (Cass., 13 giugno 2013, n. 21994), anche con disinvestimenti e…

Conferimento di immobili: dalla base imponibile del registro si deducono le passività ipotecarie solo se inerenti all’attività della conferitaria.

“La giurisprudenza di legittimità è concorde nel ritenere che, in caso di conferimento in una società di beni immobili, diritti immobiliari od aziende, la base imponibile ai fini dell'applicazione dell'imposta di registro va determinata deducendo dai beni e diritti conferiti solo ed unicamente le passività e gli oneri inerenti all'oggetto…

Studi di settore e “grave incongruenza”. Criteri interessanti dalla Cassazione.

Non mancano negli ultimi anni le pronunce in tema di grave scostamento tra i ricavi, i compensi e i corrispettivi dichiarati e quelli risultanti dagli studi di settore, richiesto dall’articolo 10 L. 146/1998 e richiamante l’articolo 62-sexies D.L. 331/1993. Ciò nel senso a) che la procedura costituisce uno strumento ulteriore rispetto all’accertamento di cui…

Fabbricati industriali o commerciali a destinazione speciale: la rendita va determinata con stima diretta ma non necessariamente con sopralluogo. Resta qualche dubbio interpretativo.

Parliamo di una pronuncia favorevole al contribuente con riguardo all’ordinanza 7 marzo 2019 n. 6633 della Sezione Tributaria della Corte di Cassazione (Pres. De Masi Rel. Balsamo), riportata da un organo di stampa oggi. Dunque non dovremmo, ragionevolmente, essere troppo critici. Eppure, nei riferimenti giurisprudenziali ai precedenti della Corte c’è…