Operazioni soggettivamente inesistenti: qualche (timido) elemento di riferimento sulla conoscibilità della frode dalla Cassazione.
Come sappiamo da un paio d’anni a questa parte si è consolidato l’orientamento secondo il quale nel caso si voglia recuperare l’IVA sul cessionario per l’esistenza di una frode a monte spetta all’Amministrazione l’onere di provare che una ordinaria diligenza avrebbe fatto percepire l’esistenza della anomalia nell’acquirente. La Sentenza 31…