La cartella esattoriale, ove non preceduta da un avviso di accertamento, deve essere motivata in modo congruo, sufficiente ed intellegibile.

Decidendo su un ricorso dell’Agenzia delle Entrate, la Sesta Sezione della Corte di Cassazione (Pres. Greco, Rel. Crolla) nella Ordinanza n. 20784 del 30 settembre 2020 esamina preliminarmente il primo motivo del controricorso incidentale del contribuente, che investe il profilo formale della carenza di motivazione della cartella di pagamento ritenendo…

L’insufficiente e contraddittoria motivazione dell’avviso di accertamento ne determina la nullità. Non si possono cercare i presupposti della pretesa in due presupposti differenti e tra loro inconciliabili.

L’ordinanza n. 18767 del 10 settembre 2020 della Sezione Tributaria della Corte di Cassazione (Pres. Virgilio, Rel. Triscari) respinge un ricorso dell’Agenzia delle Entrate avverso una sentenza di appello nella quale la CTR aveva ritenuto la motivazione dell’avviso di accertamento  contraddittoria e insufficiente, non consentendo di ricostruire esattamente l'iter logico…

Sentenza di appello resa nel processo tributario: è nulla se si limita a motivare per relationem alla sentenza di primo grado in semplice adesione ad essa.

Con l'ordinanza n. 7301 del 16 marzo 2020 la Sezione Tributaria della Corte di Cassazione (Pres. Manzon, Rel. Antezza) afferma nuovamente il consolidato principio di diritto secondo il quale è affetta da nullità la sentenza d’appello motivata in adesione  e per relationem a quella di primo grado. L’art. 36 del…

Revisione parziale del classamento immobiliare a carattere diffuso: l’accertamento nei confronti del contribuente deve contenere precisa indicazione di tutti gli elementi che hanno inciso sul diverso classamento.

Con sentenza n. 6801 del 11 marzo 2020 la Sezione Tributaria della Corte di Cassazione (Pres. Chindemi, Rel. Vecchio) torna ad esprimersi sul tema del procedimento di revisione parziale del classamento delle unità immobiliari di proprietà privata site in microzone comunali ex art. 1, comma 335 della legge n. 311…

Dalla Cassazione una pronuncia chiara sull’obbligo di allegazione.

Parliamo ovviamente del primo comma dell'articolo 7 della L. 212/2000 secondo cui "Gli atti dell'amministrazione finanziaria sono motivati secondo quanto prescritto dall'articolo 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241, concernente la motivazione dei provvedimenti amministrativi, indicando i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione…

Ancora sul vizio di motivazione dell’atto impositivo che non elabori le osservazioni del contribuente in ambito di accertamenti parametrici.

La motivazione dell'atto impositivo deve dare conto delle ragioni per le quali non sono state ritenute attendibili le allegazioni della parte; in dettaglio ove il contribuente, in sede di contraddittorio preventivo, contesti l'applicazione degli studi di settore allegando circostanze concrete che giustificano lo scostamento della propria posizione reddituale dagli "standards"…

Obbligo di motivazione dell’atto impositivo come attuazione del principio di buona amministrazione.

"L'avviso soddisfa l'obbligo della motivazione quando pone il contribuente nella condizione di conoscere esattamente la pretesa impositiva, individuata nel suo "petitum e nella causa petendi", attraverso una fedele e chiara ricostruzione degli elementi costitutivi dell'obbligazione tributaria, senza che l'atto possa esaurirsi nell'enunciazione di una imposizione fiscale di per sé, il…

Illegittimo l’avviso di liquidazione riferito ad una sentenza non portata a conoscenza del contribuente.

Qualora l'avviso di liquidazione sia privo dell'indicazione della base imponibile e delle aliquote applicate in relazione ai tributi con esso liquidati, esso va dichiarato nullo. Se la liquidazione viene dalla registrazione di una sentenza, essa va infatti allegata alla liquidazione (o, riteniamo, riportata almeno negli elementi essenziali per il calcolo).…

Avviso di accertamento che rettifica un valore immobiliare: va congruamente motivato.

In una controversia concernente l'impugnazione di un avviso di accertamento dell'imposta di successione, motivato con la clausola di stile che il valore era stato determinato con riferimento alle caratteristiche, ubicazione e posizione del terreno, tenuto conto sia dei valori venali in comune commercio, che di quelli definiti per immobili similari,…

Ancora sulla motivazione “per relationem” della sentenza con riferimento ad altra: è possibile solo menzionando ed elaborando le motivazioni che si intendono condividere.

Nel processo tributario, la motivazione di una sentenza può essere redatta "per relationem" rispetto ad altra sentenza non ancora passata in giudicato, purché resti "autosufficiente", riproducendo i contenuti mutuati e rendendoli oggetto di autonoma valutazione critica nel contesto della diversa, anche se connessa, causa, in modo da consentire la verifica…

Nulla la sentenza tributaria di appello che motiva con il semplice rinvio a quella di primo grado.

In tema di processo tributario, è nulla, per violazione degli artt. 36 e 61 del d.lgs. n. 546 del 1992, nonché dell'art. 118 disp. att. c.p.c., la sentenza della commissione tributaria regionale completamente carente dell'illustrazione delle critiche mosse dall'appellante alla statuizione di primo grado e delle considerazioni che hanno indotto…

Qualche spunto dalla Cassazione sulla possibile carenza motivazionale delle sentenze.

Non amiamo particolarmente il copia/incolla ricorrente nella motivazione dei provvedimenti giurisdizionali, rispetto a precedenti pronunce. Ma va riconosciuto all’Ordinanza 8 febbraio 2018, n. 3066 della VI Sezione della Corte di Cassazione (Pres. Cirillo, Rel. Manzon) il pregio di riportare, nel corpo di una motivazione piuttosto stringata, una disamina di diversi…

Cartella di pagamento per interessi maturati sul debito tributario: obbligatorie sia la motivazione che l’allegazione degli atti presupposti.

“In tema di riscossione delle imposte sul reddito, la cartella di pagamento degli interessi maturati su un debito tributario deve essere motivata; non rilevando che il debito sia stato riconosciuto in una sentenza passata in giudicato, dal momento che il contribuente dev'essere messo in grado di verificare la correttezza del…

La revoca del piano di rateazione esattoriale è nulla in mancanza di un atto motivato.

Una interessante sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Latina, III Sezione, n. 1147, depositata il 16 ottobre 2017 (Pres. e Rel. Di Ruberto) pone una questione non banale e degna di essere attentamente analizzata in riferimento ad una intimazione di pagamento conseguente alla decadenza da una rateazione concessa dall’agente della…

La mancata elaborazione delle osservazioni del contribuente nel contraddittorio sugli studi di settore configura un vizio di motivazione dell’atto.

La sentenza del 20 settembre 2017 n. 21570 della Sezione Tributaria della Corte di Cassazione (Pres. Bruschetta, Rel. Tedesco) accoglie una eccezione del contribuente, in relazione all'art. 360, comma primo, n. 3 c.p.c. (“insufficiente motivazione circa un fatto controverso e decisivo per il giudizio”). La censura concerne il giudizio positivo…

Accertamento da studi di settore con precisazioni e documenti del contribuente non considerati: vizio di motivazione dell’atto.

La sesta sezione della Corte di Cassazione nella ordinanza 26 agosto 2017 n. 20505 (Pres. Iacobellis, Rel. Mocci) dimostra di fare buon uso della consolidata giurisprudenza sul contraddittorio preventivo in ambito di studi di settore. Ricordiamo al riguardo un celeberrimo passaggio contenuto nelle sentenze del 18 dicembre 2009 (nn.  26635, 26636,…