Sentenza di appello resa nel processo tributario: è nulla se si limita a motivare per relationem alla sentenza di primo grado in semplice adesione ad essa.

Con l'ordinanza n. 7301 del 16 marzo 2020 la Sezione Tributaria della Corte di Cassazione (Pres. Manzon, Rel. Antezza) afferma nuovamente il consolidato principio di diritto secondo il quale è affetta da nullità la sentenza d’appello motivata in adesione  e per relationem a quella di primo grado. L’art. 36 del…

E’ sufficiente il contrasto giurisprudenziale per configurare l’obiettiva incertezza della norma? E tale fattispecie può essere decisa d’ufficio?

"In tema di sanzioni amministrative per violazione di norme tributarie, il potere delle commissioni tributarie di dichiarare l'inapplicabilità delle sanzioni in caso di obiettive condizioni di incertezza sulla portata e sull'ambito di applicazione delle norme, cui la violazione si riferisce, sussiste quando la disciplina normativa da applicare si articoli in…

Sezioni Unite: imposta di registro proporzionale e non fissa sul decreto decreto ingiuntivo ottenuto nei confronti del debitore dal garante che abbia stipulato una polizza fideiussoria e che sia stato escusso dal creditore.

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione nella sentenza 18520 del 10 luglio 2019 (Pres. Petitti, Rel. Perrino) si occupano di una questione in materia di registro sulla quale si era recentemente manifestato un contrasto di orientamenti all’interno della Sezione Tributaria. Nel caso specifico una compagnia di assicurazioni stipulò una…

Ancora sulla motivazione “per relationem” della sentenza con riferimento ad altra: è possibile solo menzionando ed elaborando le motivazioni che si intendono condividere.

Nel processo tributario, la motivazione di una sentenza può essere redatta "per relationem" rispetto ad altra sentenza non ancora passata in giudicato, purché resti "autosufficiente", riproducendo i contenuti mutuati e rendendoli oggetto di autonoma valutazione critica nel contesto della diversa, anche se connessa, causa, in modo da consentire la verifica…

Qualche spunto dalla Cassazione sulla possibile carenza motivazionale delle sentenze.

Non amiamo particolarmente il copia/incolla ricorrente nella motivazione dei provvedimenti giurisdizionali, rispetto a precedenti pronunce. Ma va riconosciuto all’Ordinanza 8 febbraio 2018, n. 3066 della VI Sezione della Corte di Cassazione (Pres. Cirillo, Rel. Manzon) il pregio di riportare, nel corpo di una motivazione piuttosto stringata, una disamina di diversi…

Nulla per difetto di motivazione la sentenza di appello adesiva a quella di primo grado priva di vaglio critico dei motivi di impugnazione.

E’ nulla, per principio incontrastato, la sentenza tributaria d'appello che si limiti a una relatio adesiva alla decisione di primo grado, senza vagliare criticamente i motivi di gravame, rendendo così impossibile cogliere la sua propria ratio decidendi. Così decide la quinta sezione della Corte di Cassazione nella sentenza 17 novembre…

Reato di dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti: occorre verificare la consapevolezza dei fatti da parte del legale rappresentante.

In relazione al reato di cui all’articolo 2 del D.Lgs. 74/2000 ovvero quello di Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, occorre indagare, in ambito aziendale, la reale riconducibilità dei fatti all’imputato. In questo contesto, secondo la III Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sentenza…

Le Sezioni Unite ridimensionano la ritrattabilità, modificabilità ed emendabilità della dichiarazione.

Abbiamo inserito nelle nostre news, nel tempo, alcune sentenze degli ultimi due anni sulla questione interpretativa dell’articolo 2 comma 8 bis Dpr 322/98. Secondo tale norma “Le dichiarazioni dei redditi, dell’imposta regionale sulle attività produttive  e  dei  sostituti  di  imposta  possono  essere  integrate   dai contribuenti per correggere errori  od  omissioni …

Beni formalmente intestati a terzi: per il sequestro occorre provare la riferibilità della loro disponibilità all’indagato

Nel contesto della procedura di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente non è ammesso aggredire un bene intestato a un soggetto terzo a meno che non si provi che esso è riferibile all’indagato. Non esiste in tal senso alcuna presunzione, neppure per i congiunti dell’indagato medesimo. Lo precisa la…